Italo-brasiliani | ||||||
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Luogo d'origine | Italia | |||||
Popolazione | Non ci sono numeri rigidi, ma discrepanza nei dati. 10,5% della popolazione brasiliana (secondo Schwartzman);.[1] 22 753 000 discendenti (fonte italiana);[2] | |||||
Lingua | Prevalentemente portoghese. Oltre a italiano. Una minoranza parla talian | |||||
Religione | Cristianesimo specialmente Cattolicesimo | |||||
Distribuzione | ||||||
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L'emigrazione italiana in Brasile fu un fenomeno migratorio avvenuto fra la fine del XIX e la prima metà del XX secolo. Tale flusso migratorio toccò il suo apice durante periodo tra il 1880 e il 1930. Gli italo-brasiliani sono concentrati principalmente negli Stati del Sud e del Sudest del Brasile.
Gli italo-brasiliani sono per la maggior parte discendenti dagli emigrati italiani che raggiunsero il Brasile tra il 1870 e 1960. Secondo una stima dell'ambasciata italiana in Brasile, nel 2013 vivevano nel paese circa 30 milioni di discendenti di immigrati italiani (circa il 15% della popolazione brasiliana), la metà di quella dello Stato di San Paolo. È importante notare, tuttavia, che l’Instituto Brasileiro de Geografia e Estatística dal 1940 non chiede più agli intervistati la loro origine,[3] e le ricerche dell'ambasciata italiana sono da ritenersi non esaustive.
Gli italo-brasiliani sono considerati la maggiore popolazione di oriundi (discendenti di italiani) fuori dal paese. Molti italo-brasiliani mantengono certi costumi tradizionali italiani. Il contributo degli italiani è notevole in tutti i settori della società brasiliana, principalmente nel cambiamento socio-economico che gli italiani produssero sia nei campi che nelle città. Possiamo rimarcare lo stile di vita profondamente cattolico, così come le loro influenze su arte, musica, architettura, alimentazione e nello spirito imprenditoriale italiano nell'apertura delle imprese, e inoltre come lavoratori. In ambito agricolo possiamo sottolineare l'introduzione di nuove tecniche agricole, e principalmente nella divisione del latifondo in piccole proprietà agricole e nell'introduzione della policoltura. La grande maggioranza degli italo-brasiliani sono nel Sud e nel Sud-Est del Brasile, ma ci sono italo-brasiliani anche in altre zone del Brasile. Molti italo-brasiliani già residenti in Brasile, specialmente al sud, migrarono negli Stati del Centro-Oeste –specialmente nel Mato Grosso do Sul. Negli Stati di Rio Grande do Sul, Santa Catarina, Paraná e Espírito Santo alcuni italo-brasiliani parlano ancora italiano e altre lingue regionali italiane tra cui il veneto che ha dato origine al talian, una lingua mista col portoghese. Ma i figli di emigrati più giovani parlano solamente il portoghese.